martedì 21 luglio 2015

Serata in rosa - Il Cerasuolo d'Abruzzo in 6 interpretazioni



Il Cerasuolo è vino d'Abruzzo, tradizione e cuore segreti, meno noto lontano da casa degli altri vini regionali, ma tipico quanto mai . Ricavato da sempre da uve montepulciano vinificate con un ridotto contatto con le bucce o addirittura, e spesso, in bianco. Sì, in bianco, perché quest'uva porta nell'acino, unica fra tutte, quelle sfumature di rosa che in tutti gli altri vini del colore di tramonto vanno carpite altrove. Diverso da tutti i rosati, unico fra tutti per carattere, capacità espressive, forza alcolica, complessità, è quello che più di tutti si presta a avvicinare a questa tipologia di vini gli appassionati dei rossi corposi.



Quale occasione migliore, allora, di una degustazione dedicata a questo gioiello delle colline abruzzesi organizzata sul lungomare al tramonto? Da non perdere e da raccontare, anche se non ho potuto assaggiare (e annotare) più di cinque bottiglie, cui ho aggiunto una sesta, la mia preferita, per la cena del giorno seguente. E, data l'occasione estiva e affollata, non ho potuto neppure tenere l'ordine migliore di assaggio, c'è un po' di casualità nella scelta e nell'ordine dei vini. Ma tant'è, ho fatto quel che ho potuto, passiamo quindi ai fatti con questi cinque, più uno, campioni del rosato d'Abruzzo.

1. Cerasuolo d'Abruzzo D.O.C. 2014 - Costantini (zona Città S. Angelo - Pescara)

Rosato di un bel colore intenso e bella trasparenza di luce. Ha un profumo piacevole di frutta e la caratteristica nota di ciliegia matura, non troppo complesso. Al gusto è pulito, diretto, fresco e molto equilibrato con un finale lungo di sfumature più dolci. La nota alcolica dei suoi quasi 14° è evidente. 
Un cerasuolo piuttosto classico e ben fatto. La pulizia è il suo punto di forza e si presta a accompagnare bene molti piatti, dai brodetti di pesce ai formaggi di media stagionatura, senza forzarne i sapori con un carattere troppo particolare. 82/100 e circa 9-10€.


2. Cerasuolo d'Abruzzo Superiore D.O.C. 2014 - Filomusi Guelfi (zona Tocco da Casauria - Pescara) 


Colore più chiaro del precedente, rosa trasparente e leggero. Ma prendendo confidenza, il confronto si ribalta. Ha un naso più complesso e più chiuso, va agitato nel calice per esprimersi: sulle note tipiche di ciliegia si accavallano profumi più profondi di amarena, sfumature legnose e leggerissime essenze che ricordano gli idrocarburi. Il tutto torna nell'assaggio, per un gusto molto particolare, ancora amarena, radici e liquerizia, persistente e complesso. Un vino da studiare, non banale, ha un suo spiccato carattere. A me è piaciuto, ma non può andare su qualsiasi piatto: su pesce grasso alla brace, su preparazioni di pesce affumicato? Coprirebbe troppo piatti più leggeri. 85/100. Dovreste trovarlo a circa 10€.


Da un'azienda piuttosto giovane di cui amo molto i risultati ottenuti con il Montepulciano, questo peso leggero, dai "soli" 12,5°, contro i primi due forti avversari. Il colore rosa vira leggermente sull'oro nell'unghia, il vino è trasparente e leggero, il profumo di ciliegia è intenso, ma in questo caso più carico d'erba e fiori. E il tono erbaceo si ritrova all'assaggio dove termina in una nota quasi di menta. Una buona persistenza molto armonica completa un prodotto davvero piacevole. 85/100 anche per lui. Accompagnamento ideale per preparazioni di mare, anche complesse, dove prevalgano però la leggerezza e i profumi delle erbe e delle spezie. Prezzo intorno agli 8€.



Altra azienda piuttosto giovane, altro cerasuolo che punta al carattere più che alla forza. Ancora 12,5° per un vino dal colore bellissimo, rosa molto scuro, quasi un rubino chiaro. Il profumo in questo caso non smentisce l'aspetto, è ampio e complesso, floreale, con note particolari che ricordano la violetta e l'uva matura, oltre alla ciliegia d'ordinanza trasportata dalla nota alcolica tutto sommato evidente nonostante la gradazione non eccessiva. Anche all'assaggio è un vino complesso, abbastanza fresco e con un retronaso intenso di viola e un finale con note leggerissime di crema. Non comune, può piacere molto o non troppo e ha qualcosa che lo fa sembrare più alcolico di quanto non sia. Sarei curiosa di provarlo sul risotto barbabietole e gorgonzola. Almeno come colore, sarebbe ben abbinato... chissà. 86/100. La fascia di prezzo è sempre quella appena sotto ai 10€ in enoteca.


Un cerasuolo certificato bio e vegan, ma pur sempre potente, con i suoi bei 13,5°.  Rosa leggero con riflessi aranciati, molto trasparente, porta in dote un profumo abbastanza intenso di fiori, ma lo trovo più tradizionale, con toni tutti di ciliegia e erba tagliata. Il sorso è semplice e equilibrato, con la ciliegia accompagnata da una nota quasi agrumata che conferisce una bella freschezza. Un vino dal carattere meno deciso, ma più versatile sulla cucina. 83/100. Non ritrovo la foto... forse avevo già bevuto troppo? Potete trovare il Natum a circa 8€.

...e, per finire, la mia scelta personale, il cerasuolo che ho comprato per la mia cena del giorno seguente e che ho voluto confrontare subito in quest'ultima annata...


Anche qui siamo in presenza di un vino biologico, di una azienda che produce pochissimi tipi di bottiglie, ma di valore, tra i quali uno dei miei Montepulciano d'Abruzzo preferiti, appunto il Praesidium. Se lo trovate, prendetelo senza esitazioni, è un campione dell'enologia regionale.
Questo cerasuolo si presenta più denso degli altri, meno trasparente, con un colore che tende più al rosa antico con riflessi d'arancio. Il profumo è molto intenso e complesso, un montepulciano più fine ma di altrettanta struttura. Ciliegia, rose rosse sfiorite, pepe leggero, spezie, note che ricordano oleandri lontani in fioritura avanzata, si seguono e si amalgamano. Quando si assaggia si ritrova la complessità del naso, la partenza è più morbida con una bella sensazione di densità, un vino corposo, ma poi arriva puntuale una freschezza piacevole che stempera il finale. Leggere note quasi fumé terminano la persistenza di buona portata. Un gran bel vino, con una struttura e una potenza alcolica (14°) degne di un rosso e però tutta l'eleganza di questo splendida vinificazione "in rosa" che è il cerasuolo d'Abruzzo. Per me è ancora il campione tra quelli di questo banco di prova. 88/100 e circa 13€ in enoteca.

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