mercoledì 30 dicembre 2015

Toscana I.G.T. Poggio Badiola 2012 Mazzei



Durante il pranzo di Natale con i nonni, in compagnia di un maialino al forno, ho aperto questa bottiglia. Anche in questo caso, tanta invidia per la famiglia che lo produce, erede di una tradizione pluricentenaria di possessori di vigne nel centro del centro della Toscana, tra Siena e Firenze: terra di castelli, ricche e antiche magioni e, appunto, piccole badie, badiole, come quella che dà il nome a questo IGT che proviene dai vigneti che ne circondano una in quel di Fonterutoli, in terra di Chianti.
Il Badiola, sintesi di uve sangiovese e merlot, è uno dei vini più semplici della tenuta, ma non per questo di scarso valore. Un colore un po' strano, granato ma con riflessi rosa, lo presenta all'assaggio. Il naso è piuttosto ampio e di buona complessità, tutto improntato a note di frutta rossa, ciliegia e leggere spezie. Un tocco di pepe nero e note finali più eteree completano il bell'aroma. La scelta di abbinarlo alla succulenta grassezza della carne di maiale al forno è stata abbastanza azzeccata: al gusto è fresco e sapido, di buona acidità, sempre molto ricco nel suo tono di ciliegia. Solo il tannino, piuttosto sfumato e non aggressivo, più elegante che deciso, avrebbe potuto essere più evidente su un piatto del genere. Un vino che credo si sposerebbe molto bene anche con primi al ragù di carne, non eccessivamente corposo. Nel complesso una bottiglia molto gradevole per i suoi 12€. Il mio punteggio, forse non troppo preciso visto l'assaggio fatto durante il convivio, è di 86/100.

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