mercoledì 2 marzo 2016

Nuova annata, altro vino: Barbera d'Asti Superiore D.O.C.G. 2013 Gianni Brignolio


Come immaginavo e avevo previsto nel post dedicato a questa curiosa bottiglia (in foto), il carattere quasi artigianale della produzione non ha lasciato inalterate da un anno all'altro le caratteristiche molto particolari del vino.
In enoteca è arrivata la nuova annata 2013 della Barbera d'Asti Superiore di Gianni Brignolio e ne ho subito acquistata una bottiglia per confrontarla con quella 2012, che mi è stata affezionata e graditissima compagna in più di una cena.
L'alcol dichiarato per questa nuova produzione è sceso di un paio di gradi dai sorprendenti 16° dell'annata precedente. Già questo è un segnale che qualcosa è mutato. Il colore, no, non molto, è sempre rubino piuttosto spesso. La densità del vino nel calice, invece, è meno marcata. Mostra un buon naso, complesso e vivace di frutta, con un finale che tende a note più mature di cuoio, ma nel complesso è più semplice e meno avvolgente e morbido del 2012. 
Al gusto è asciutto, secco e robusto: una entrata vigorosa di ciliegia sotto spirito, di ottima acidità, un corpo vigoroso e un finale ammandorlato su toni speziati e leggermente "animali", piacevoli e ben integrati. Non c'è più la dolce avvolgenza dell'annata precedente, il vino è meno potente e più brusco. Una barbera più tradizionale, senza dubbio, adatta a preparazioni di carne al sugo o al sangue sulle quali, così persistente e asciutta, lascia il palato piacevolmente pulito e tonificato. È un vino di sicuro gradevole e ancora un ottimo acquisto per i suoi 8€, ma io preferivo la sorpresa di avvolgente complessità che si sprigionava dalle ormai introvabili bottiglie 2012. 84/100... e vedremo alla prova del prossimo anno, seguirò ancora con interesse questa "bottega" del vino.

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